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La visita di un museo può aiutare persone "senza fissa dimora" ?

La scommessa era questa, quando con la nostra associazione di quartiere "Civico 17" ci siamo messi d'accordo con l'associazione "Binario 95" - che accoglie le persone che dormono alla stazione Termini - per organizzare una visita guidata di Castel Sant'Angelo per i loro amici.

"Guarda quanto sono belli - fa scherzando, ma con soddisfazione Fabrizio, il loro responsabile, mentre ci raduniamo prima di entrare nel Castello - Se avessi visto in che stato erano quando li abbiamo incontrati, non li avresti riconosciuti, ora che sono tutti belli sbarbati, puliti e con i vestiti in ordine".

Michael, la nostra guida, riesce ad interessarli con retroscena divertenti, come l'ascensore a corda del papa grasso che non voleva fare le scale; e solo così, a poco a poco,  si scioglie dai loro occhi la soggezione per essere in un luogo tanto insolito.

"Basta una separazione, un licenziamento o entrambi - mi dice Fabrizio quando gli chiedo qualche storia dei suoi amici - e inizia il naufragio che ti porta in poche settimane a dormire alla stazione. Pensi che sia per una notte, invece torni, poi perdi il senso del tempo, dell'identità, del decoro".

Tutti guardano i soffitti della sala. "Si chiamano grottesche queste decorazioni - dice Michael - perché vengono dallo stile dei Romani scoperto con le grotte dei primi scavi archeologici"

Miriam ride per questa buffa storia delle grotte e si copre per pudore la parte sinistra dei denti che le mancano per un pugno ricevuto da un suo compagno violento da cui è scappata.

"Noi ricostruiamo prima di tutto delle relazioni - mi dice ancora Fabrizio - perché da lì inizia il lento restauro delle persone. Facciamo colazione insieme alle otto, quando il dormitorio della Caritas dove passano la notte chiude. Poi abbiamo laboratori di pittura, scrittura e da poco anche di teatro. Tutte occasioni per tornare a vivere una dimensione sociale. E senza che diciamo nulla, tornano da soli  a lavarsi, mettersi vestiti puliti e persino a parlare tra loro".

Siamo arrivati alla terrazza più alta e l'angelo del Castello e proprio lì vicino.

"Fa il gesto di rinfoderare la spada  - spiega  Michael - per significare che la peste è finita".

Tutti ridono e vogliono la foto di gruppo con San Pietro sullo sfondo.

"Gli alti dietro, i bassi avanti,...più stretti...- arriva anche l'uomo taciturno che soffre di depressione ma che oggi ha voluto esserci - ridete e dite: BINARIO 95!" Tutti eseguono gli ordini di Fabrizio e lui scatta la foto.

E' venuta bene.La mostra a tutti

Insieme, guarisce anche la peste della solitudine

Massimo Marnetto

Pubblicato da Matteo Barboni giovedì 31 maggio 2012

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