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La prima passeggiata del nuovo ciclo 2013/2014 si è svolta sabato 9 novembre intorno a piazza Venezia; è stato anche il primo esperimento di muoversi all’interno del primo Municipio con l’ottica di ricollegare parti della città storica attraverso il filo conduttore dell’osservazione delle mutazioni avvenute in essa nei primi decenni di Roma Capitale, gli anni in cui si andava formando lo stato unitario e necessitava improvvisamente di fare di Roma una città moderna al pari delle altre capitali europee. Abbiamo a tal scopo sottolineato intenzionalmente, fornendo un primo punto di partenza in Prati e spostandoci poi insieme in autobus fino a piazza Venezia (linea 40 express lungo corso Vittorio Emanuele), il legame storico e urbanistico che quel rione ottocentesco ha con la nuova piazza Venezia e le strade che in essa confluiscono.

L’itinerario, circoscritto al grande monumento del Milite Ignoto e alla importante chiesa dell’Aracoeli, ha così iniziato l’esplorazione dei luoghi della Città Postunitaria, ripercorrendo e analizzando gli spazi formatisi con le trasformazioni urbane dovute ai primi progetti di Roma Capitale; si è riflettuto in particolare sugli sventramenti e le demolizioni realizzate per creare nuove vie di collegamento e nuovi spazi nel cuore della città storica e sul significato, soprattutto simbolico, di edificare proprio in quel luogo, a sfondo della centralissima via de Corso, un edificio così grandioso e ‘strano’, che si potrebbe definire addirittura ‘moderno’.

Si è poi entrati e visitato il complesso del Vittoriano con i numerosi gruppi scultorei presenti al suo interno, analizzandone il programma civile e politico finalizzato alla promozione dell’idea di Patria e i valori formali - architettura, scultura e pittura – a questo collegati.

Per completare il percorso, dopo una breve panoramica della città e dei Fori Romani visti all’imbrunire dall’alto, dalle terrazze del Vittoriano, siamo entrati nella chiesa di Santa Maria in Aracoeli, luogo molto antico dove maggiormente sono visibili le devastanti trasformazioni della nuova sistemazione urbana di piazza Venezia; qui si è potuto gustare, allo stesso tempo, il senso di pace e la bellezza delle opere contenute nella chiesa – al primo posto le sculture e gli arredi di epoca gotica, riferibili ad Arnolfo di Cambio e a Pietro Cavallini, nonché la cappella Bufalini affrescata interamente da Pinturicchio - mostrando ai presenti quanto di meglio nei suoi contrasti la città è capace di offrire.

Andrea Bassan

Fotografie di Michael Brouse e di Andrea Bassan

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Pubblicato da Raffaele lunedì 11 novembre 2013

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