L'ultima passeggiata, la 59°, ha avuto luogo per le strade di Città Giardino Aniene, quartiere di case originariamente mono/bi-familiari, completo di servizi pubblici e autonomo, sorto a cominciare dal 1924 su progetto di Gustavo Giovannoni (1873/1947); ispirato alle garden cities inglesi ideate e sorte ad inizio '900 lontano dai grandi centri abitati come alternativa vivibile alla città industriale, piccole città di nuova fondazione a misura d'uomo, è oggi parte integrata di Roma, sebbene nato allora come luogo isolato e indipendente.

L'interesse del tema e la possibilità di collegamenti con realtà locali (il Liceo Aristofane, conoscenti ivi residenti, etc.) ha fatto sì che la partecipazione, piuttosto numerosa, fosse assai vivace e attenta. Il tema della periferia in rapporto alla città storica è sempre molto stimolante per tutti e tira in ballo numerose tematiche, a partire da quelle architettoniche e urbanistiche.

Ci si è chiesto allora il perché dello stile di quelle casette isolate, ormai non più completamente immerse nel verde dei loro giardini e spesso sfrontatamente accostate a palazzine dal volume più che doppio e quasi prive di verde attorno. Ma anche della presenza del gruppo monumentale di case popolari che attornia la piazza centrale, della chiesa e della scuola, tutti edifici dal forte carattere, per lo più ancora preservato come in origine.

Abbiamo altresì apprezzato la quiete che ancora le strade secondarie mantengono, sebbene oggi densamente popolate. Abbiamo anche apprezzato - nonostante il degrado del quartiere, comune a moltissime aree di Roma centrale e non - la varietà dei luoghi, il bel disegno serpentiforme e 'paesaggistico' delle vie, aiutato dalla conformazione ondulata del terreno.

Per ultimo, ci siamo confrontati con l'archeologia: la presenza del ponte nomentano, ben restaurato e preservato ancora nelle sue forme medievali, altomedievali e romane e restituito al paesaggio del parco dell'Aniene, ci ricorda le vecchie stampe della zona e la campagna romana che tanto ha attratto i viaggiatori dal XVIII secolo in poi.

Nonostante il tempo cupo e tendenzialmente deprimente, in parte anche piovoso e freddo, il gruppo di CIVICO 17 ha completato il suo itinerario di due chilometri in allegria e voglia di continuare ad esplorare la nostra città nei prossimi appuntamenti.

Le nostre Guide Andrea ed Enrico Bassan , i nostri fotografi Silvana Franz e Michael Brouse